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Cassa Integrazione: chi ne ha diritto e come controllare quando arriva

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Cassa Integrazione: chi ne ha diritto e come controllare quando arriva

Cassa Integrazione: chi ne ha diritto e come controllare quando arriva

Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla Cassa Integrazione

Negli ultimi mesi la Cassa Integrazione è stata uno dei temi più dibattuti, anche in ambito politico, non solo perché ha coinvolto migliaia di imprese e lavoratori, ma soprattutto a causa dei ritardi nei flussi e nella retribuzione, dovuti con buona probabilità, all’ampliamento dei soggetti interessati ed alle molteplici domande da gestire da parte degli enti preposti.

Che cos’è la Cassa Integrazione?
La Cassa integrazione è una sostegno economico corrisposto dall’Inps o dal Fondo bilaterale di solidarietà, ad esempio per le aziende artigiane ed agricole, con la finalità di integrare o compensare le ore di sospensione lavorativa del prestatore di lavoro.
L’integrazione salariale è concessa in caso di mancanza di commesse, crisi aziendale, eventi meteorologici o eventuali emergenze nazionali come nel caso attuale covid-19.

Chi ha diritto alla cassa integrazione?
Non tutte le imprese hanno diritto alla cassa integrazione. Sono escluse le imprese artigiane, del terziario e dell’agricoltura, le quali hanno degli appositi fondi finanziati dai datori di lavoro per provvedere al pagamento di prestazioni particolari o di periodi di sospensione, ai lavoratori.
Inoltre non spetta ai lavoratori con la qualifica di apprendista, dirigente, con contratto di lavoro a chiamata ed ai lavoratori somministrati.
In determinate situazione di emergenza, lo Stato può prevedere particolari deroghe, facendo rientrare nei requisiti dell’integrazione salariale, tutte le imprese ed i lavoratori.

Quando arrivano i soldi della cassa integrazione?
In un momento di sospensione dell’attività o crisi aziendale, il datore di lavoro può richiedere attraverso una previa consultazione sindacale, l’intervento della cassa integrazione.

La cassa integrazione ordinaria, straordinaria, Fis o in deroga, viene richiesta dal Consulente del lavoro dell’azienda e trasmessa telematicamente all’Inps, con:
– il verbale di accordo sindacale o la consultazione effettuata,
– le motivazioni che hanno portato il datore di lavoro a richiedere l’integrazione delle ore dei dipendenti,
– i lavoratori sospesi e le ore da pagare per ciascun prestatore di lavoro.

Dopo l’autorizzazione dell’Inps, nella maggior parte dei casi dopo 2-3 mesi, il datore di lavoro anticipa i soldi della cassa integrazione sulla busta paga del lavoratore e li recupera con la compensazione dei contributi da pagare.
In alternativa, soprattutto quando ci sono eventi eccezionali e di particolari rilevanza, il consulente del lavoro potrebbe chiedere il pagamento diretto sul conto corrente postale o bancario del lavoratore. In questo caso il lavoratore, deve fornire il codice Iban della banca o della posta al suo datore di lavoro.
Il pagamento diretto della Cig di qualsiasi tipo, avviene dopo 2-3 mesi dalla presentazione della domanda, sempre che non ci siano intoppi di qualsiasi tipo. Il lavoratore per controllare l’effettivo pagamento, deve controllare il suo cassetto previdenziale del cittadino.

Come controllare il pagamento della Cassa integrazione?
Per verificare l’importo e l’erogazione della cassa integrazione, bisogna accedere al sito dell’Inps ed in particolare al servizio online MY INPS: Fascicolo previdenziale del cittadino. Per entrare bisogna scrivere il codice fiscale e le credenziali Inps (Pin Inps, Spid, Carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica) e cliccare sul menu a sinistra Prestazione – Pagamenti.

Dopo aver cliccato su PRESTAZIONE, si visualizzerà:
– l’Agenzia Inps,
– l’importo pagato,
– la prestazione: CIG,
– la data di disponibilità, data pagamento della Cassa integrazione,
– l’ufficio pagatore indicato dove saranno accreditati i soldi,
– il periodo, l’integrazione salariale lorda e la riduzione prevista.

Quanto spetta di Cassa integrazione?
Il lavoratore sospeso, deve chiedere al Datore di Lavoro, le ore che sono state inserite come ferie o permessi Rol e le ore che saranno pagate come cassa integrazione.
Ogni anno l’Inps pubblica, con una propria circolare l’importo massimale del trattamento di integrazione salariale dividendolo in due fasce di retribuzione.
Nel rispetto dei ruoli ed essendo materia di competenza del consulente del lavoro, consigliamo, per chi volesse ricevere ulteriori informazioni sui calcoli, di rivolgersi direttamente al Professionista che segue la parte dei dipendenti.