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Negozi, commercio e servizi: guida alle nuove regole anti-Covid

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Negozi, commercio e servizi: guida alle nuove regole anti-Covid

Negozi, commercio e servizi: guida alle nuove regole anti-Covid

Dpcm: precisazioni sulle chiusure delle attività

Il Dpcm Covid 24 Ottobre contiene una lunga serie di novità per il settore commercio: non c’è infatti solo la chiusura anticipata alle 18:00 per bar e ristoranti (tranne che per le attività di asporto) ma anche norme stringenti su orari di apertura e modalità di gestione clienti.
Riportiamo un vademecum riassuntivo delle regole dal 26 ottobre al 24 novembre, che sostituiscono quelle introdotte dai Dpcm del 13 e del 18 ottobre.

Chi deve chiudere:

  • palestre: anche al di fuori dalle palestre, sono sospesi tutti gli sport di contatto;
  • piscine, centri natatori;
  • centri benessere;
  • centri termali: fanno eccezione quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza;
  • centri culturali;
  • centri sociali;
  • centri ricreativi;
  • parchi tematici e di divertimento;
  • eventi e competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;
  • sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • cinema, teatri, sale da concerto;
  • sale da ballo e discoteche (regola già prevista ma il nuovo Dpcm inasprisce i divieti: “sono vietate le feste nei luoghi al chiuso ed all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi“;
  • convegni, congressi: si possono fare solo in modalità a distanza;
  • impianti sciistici.

Chi deve chiudere alle ore 18:

Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5:00 alle 18:00. Dopo tale ora resta consentito l’asporto: a livello nazionale il take away può proseguire fino alle 24:00. Valgono però anche le eventuali restrizioni di orario previste dalle ordinanze regionali. Ad esempio in Lombardia, Campania e Sicilia il coprifuoco scatta alle 23:00. Non ci sono invece limiti di orario per la consegna a domicilio.

La chiusura alle 18:00 non vale per le seguenti attività di ristorazione: ristoranti di alberghi e altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, somministrazione di alimenti nelle aree di servizio delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Negli orari di apertura bisogna rispettare le regole previste dal protocollo di settore (la scheda tecnica per i ristoranti è contenuto nell’allegato 9 al Dpcm) e di disciplinari regionali. Attenzione: c’è un’ulteriore regola nel Dpcm relativa al numero massimo di posti a tavola, che scende a quattro (nei giorni scorsi era stato fissato un massimo di sei persone). Restano senza limitazioni i casi di tavolate fra congiunti conviventi.

Regole per chi resta aperto:

Ci sono infine le regole che tutti gli esercizi commerciali devono rispettare negli orari in cui sono aperti.
Fondamentalmente, bisogna consultare lo specifico disciplinare previsto per la propria categoria. Tutti i regolamenti sono contenuti in allegato nel decreto. Ci sono regole generali per tutti i settori e luoghi di lavoro (allegati 9, 10 e 12), e misure specifiche.

Negozi: allegato 11. Non ci sono novità rispetto alle regole già fissate per la riapertura nello scorso di maggio. Gli accorgimenti più importanti riguardano distanza interpersonale, costante aerazione dei locali, mascherina, guanti usa e getta in particolare per l’acquisto di alimentari e bevande, percorsi differenziati di entrata e uscita quando è possibile.
Strutture ricettive: oltre ai protocolli specifici, c’è la precisa indicazione rispetto all’obbligo della distanza interpersonale in tutti gli spazi comuni. E bisogna poi rispettare le specifiche regole regionali su modalità di accesso, ricevimento, assistenza agli ospiti, utilizzo degli spazi comuni, misure igienico-sanitarie per le camere e gli ambienti comuni, accesso dei fornitori esterni, svolgimento attività ludiche e sportive, eventuali servizi navetta, informazione a ospiti e operatori sulle misure di sicurezza e prevenzione del rischio da seguire all’interno di strutture ricettive e spazi all’aperto di pertinenza. Regole specifiche per le navi da crociera (allegato 17).
Trasporti: allegati 14 e 15. Le aziende del trasporto pubblico, anche a lunga percorrenza, adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi, ripetuti a cadenza ravvicinata. C’è poi un allegato 16 con le linee guida per il trasporto scolastico dedicato.
Cantieri: allegato 13.

Ci sono poi delle regole generali che valgono per tutti. Tutti gli esercizi commerciali e i luoghi aperti al pubblico devono esporre all’ingresso un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

In ogni caso, nei negozi fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Vanno sempre garantiti il rispetto della distanza personale di un metro, la disponibilità di prodotti per l’igienizzazione delle mani.

Fonte P.M.I.

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