Il 1° gennaio 2019 sarà il giorno in cui entrerà in vigore l’obbligo di emettere le fatture soltanto in formato elettronico per tutti i titolari di partita IVA (con alcune limitate esclusioni), di inviarle all’S.D.I. ( Sistema d’interscambio dell’Agenzia delle Entrate) e di conservarle in formato digitale (10 anni).
La scadenza sembra ancora lontana, ma mancano da oggi soltanto 61 giorni lavorativi e per ora non si parla di proroghe.
In questo periodo tutte le aziende e i Lavoratori autonomi dovranno dotarsi degli strumenti necessari per l’emissione – la trasmissione – il ricevimento e la conservazione delle fatture in formato digitale.
L’attenzione, fino ad oggi, si è concentrata sulle fatture emesse. Poco si è parlato delle fatture passive (quelle che tutti, nessuno escluso, riceveranno dai propri Fornitori), la cui gestione presenta non poche criticità.
Queste, infatti, giungeranno dall’S.D.I., non più direttamente dal Fornitore, tramite posta elettronica certificata, dovranno essere decriptate – controllate – eventualmente contestate – contabilizzate – scadenziate – conservate in formato digitale (10 anni).
Il sistema si basa sullo scambio dei documenti attraverso la P.E.C. la cui gestione diventerà decisamente complicata rispetto ad oggi.
Ogni invio, ricevimento, contestazione o variazione sarà oggetto di avviso di spedizione e avviso di consegna che daranno DATA CERTA ai documenti. Quindi ogni messaggio dovrà essere aperto, interpretato e abbinato al documento corrispondente, creando così una ulteriore forte criticità nella gestione della casella di posta certificata.
Il nostro studio è in grado di fornire la consulenza sull’argomento, oltre a offrire il servizio di gestione, contabilizzazione e conservazione delle fatture elettroniche e delle P.E.C..
Vi consigliamo di prendere contatto, quanto prima, con l’ufficio per un appuntamento al fine di studiare la soluzione migliore adatta alle vostre esigenze.
Vuelta Srl
Mirta Gladys Lerose