I telefoni fissi e mobili (es. smartphone) sono strumenti essenziali per il lavoro, infatti, per il loro acquisto e gestione sono previste diverse agevolazioni fiscali.
Da dieci anni a questa parte (Finanziaria 2008) è previsto uno sgravio d’imposta legato all’utilizzo del telefono nell’ambito dell’attività dell’impresa, secondo il principio di inerenza.
Detraibilità IVA
La detrazione riguarda tanto l’acquisto dello smartphone quanto i costi di gestione: canoni di abbonamento, spese di impiego, manutenzione e riparazione.
Per utilizzo esclusivo è possibile detrarre il 100% dell’IVA. Per uso promiscuo, invece, è detraibile soltanto il 50%. In altre parole, la detraibilità IVA riguarda la sola parte di traffico telefonico legato al lavoro e relativo all’esercizio d’impresa.
Cosa diversa per la telefonia fissa: in linea generale si presume la completa e totale inerenza pertanto l’imposta sul valore aggiunto risulta detraibile al 100%. Tuttavia è utile precisare che possono incorrere eventuali accertamenti fiscali volti a determinare se effettivamente il telefono fisso viene utilizzato per soli scopi professionali o anche privati.
I costi e la detraibilità dell’IVA per le spese di telefonia sostenute dalle imprese di autotrasporto sono riconosciute nella misura del 100%, nel limite di un apparecchio per veicolo.
Deducibilità costi
La deducibilità dei costi ai fini IRES ed IRPEF è dell’80% “sia in caso di telefonia fissa che di telefonia mobile”, per effetto della Finanziaria 2007, che ha innalzato la deducibilità dei costi sostenuti nell’esercizio di imprese, arti e professioni dal 50% all’80% per i telefoni mobili ed ha ridotto quella dei telefoni fissi dal 100% all’80%.
La deducibilità riguarda anche la parte di IVA non detratta, le spese di installazione, allaccio, impianto e manutenzione.
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