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Decreto Rilancio: le misure per le Partite Iva

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Decreto Rilancio: le misure per le Partite Iva

Di seguito le direttive per le Partite Iva nel nuovo “Decreto Rilancio”

Lo scorso 13 maggio è stato approvato il cd. “Decreto Rilancio” che consta di ben 256 art. ed un pacchetto di misure per 55 miliardi di euro. Andiamo a vedere i primi art. di interesse:

Art.27 Saldo e acconto IRAP stralciati:
Non è dovuto il versamento del saldo relativo al periodo di imposta 2019.
Non è dovuto il versamento dell’acconto relativo al periodo di imposta 2020.
Si applica a tutte le imprese, professionisti e autonomi con volume di ricavi/compensi non superiori a 250 milioni di euro.

Art. 28 Contributi a fondo perduto:
Il contributo a fondo perduto spettano a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, lavoro autonomo e coloro che producono reddito agrario titolari di P.IVA (ex. Art. 32 TUIR), a condizione che l’ammontare del fatturato/corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato/corrispettivi del mese di aprile 2019.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare fatturato/corrispettivi aprile 2020 e l’ammontare fatturato/corrispettivi aprile 2019 come segue:

a) 20% per i soggetti con ricavi/compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
b) 15% per i soggetti con ricavi/compensi fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
c) 10% per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 1 milione fino a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso.

Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto si potrà presentare la domanda in via telematica all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti.
L’istanza può essere presentata, per conto del soggetto interessato, anche da un intermediario delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle entrate o ai servizi per la fatturazione elettronica. L’istanza deve essere presentata entro sessanta giorni dalla data di avvio della procedura telematica.

Art.29 Rafforzamento patrimoniale delle società:
Le Spa/Sapa/Srl/Srls/Coop. che hanno sede in Italia, un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro e che abbiano subito una riduzione del fatturato almeno del 33%, possono aumentare il capitale solo a pagamento e lo possono fare andando a ricevere da parte di persone fisiche, piuttosto che da parte di società, dei versamenti.
La quota di riserva che viene a crearsi con l’aumento di capitale non può essere redistribuita fino al primo gennaio 2024.

Il credito d’imposta che spetta alla società che investono in società emittenti è pari al 20% fino ad un massimo di 2 milioni di euro. Per le PF si ha una detrazione del 20% per gli investimenti fatti nel capitale sociale fino a 2 milioni di euro.
C’è la possibilità di riportare l’eccedenza nei 3 esercizi successivi.

Art. 31 Credito d’imposta locazioni/leasing/affitto d’azienda:
Per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, che hanno compensi/ricavi inferiori a 5 milioni di euro, è previsto un credito d’imposta nella misura del 60% del canone mensile di locazione/leasing pagato nel mese di marzo, aprile e maggio 2020.
Il credito d’imposta, in caso di contratti di servizi o di affitto d’azienda, spetta nella misura del 30% dei relativi canoni.
Il credito d’imposta spetta a condizione che tali soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato/corrispettivi nei mesi di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo 2019.
Il credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di sostenimento della spesa, quindi 2021 per l’anno 2020, o in compensazione dopo il pagamento dei canoni. Il credito non fa reddito quindi non viene tassato ne ai fini IRES ne ai fini IRAP ne ai fini IRPEF.
Può il soggetto optare alla cessione del credito al locatore o al concedente a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare. Successivamente il credito è utilizzabile dal locatore o dal concedente nella dichiarazione relativa all’anno nel quale il credito è stato ceduto in misura pari allo sconto praticato sul canone.

Art.128-bis Credito d’imposta adeguamento locali:
E’ riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 % delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80 mila euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19, ivi compresi quelli edilizi (es. rifacimento di spogliatoi e mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, acquisto di arredi di sicurezza,
investimenti in attività innovative, acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti).

Art. 33 Riduzione oneri bollette elettriche:
Per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020 è prevista, a favore delle piccole attività produttive e commerciali, una riduzione della spesa sostenuta per le utenze elettriche connesse in bassa tensione, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.